L’Acido Fenofibrico attiva PPAR-alfa ( recettore attivante la proliferazione dei perossisomi ), modificando il metabolismo degli acidi grassi e quello lipidico.
L’Acido Fenofibrico è il primo membro della classe dei derivati dell’Acido Fibrico ( fibrati ) ad essere stato approvato per l’impiego in combinazione con le statine, anche note come inibitori dell’HMG-CoA reduttasi.
Tre studi multicentrici, randomizzati, in doppio cieco, di fase III nei pazienti adulti con dislipidemia mista hanno valutato l’effetto dell’Acido Fenofibrico ( 135 mg ), associato a statine a basso o medio dosaggio ( Atorvastatina 20 o 40 mg, Rosuvastatina 10 o 20 mg, Simvastatina 20 o 40 mg ) sul colesterolo HDL e sui trigliceridi.
Questo trattamento della durata massima di 12 settimane ha prodotto miglioramenti dei livelli del colesterolo HDL e dei trigliceridi, in misura maggiore rispetto alla monoterapia con statine.
E’ stata anche osservata una riduzione dei livelli di colesterolo LDL, maggiori rispetto al singolo trattamento con Acido Fenofibrico.
In uno studio, in aperto, di estensione, della durata di 52 settimane, i livelli di colesterolo HDL, trigliceridi e colesterolo LDL hanno continuato a migliorare, o il miglioramento è stato mantenuto, durante la terapia di combinazione con Acido Fenofibrico 135 mg, 1 volta die, e una statina a dosaggio intermedio ( Atorvastatina 40 mg, Rosuvastatina 20 mg, o Simvastatina 40 mg ).
L’associazione tra Acido Fenofibrico 135 mg once-a-day, e una statina è risultata generalmente ben tollerata, in modo simile a quello della monoterapia con il solo Acido Fenofibrico o con la sola statina, a dosaggi corrispondenti, nei pazienti con dislipidemia mista. ( Xagena2009 )
Yang LP, Keating GM, Am J Cardiovasc Drugs 2009; 9: 401-409
Cardio2009 Farma2009 Endo2009