La lipoproteina (a) [ Lp(a) ] è un fattore di rischio emergente per le malattie cardiovascolari. Attualmente, vi sono poche terapie per abbassare Lp(a).
È stato valutato l'impatto di Evolocumab ( AMG145; Repatha ), un anticorpo monoclonale contro la proproteina convertasi subtilisina / kexina tipo 9 ( PCSK9 ), su Lp(a).
Nell'ambito dello studio LAPLACE-TIMI 57 ( Assessment With PCSK9 Monoclonal Antibody Inhibition Combined With Statin Therapy - Thrombolysis in Myocardial Infarction ), un totale di 631 pazienti con ipercolesterolemia, sottoposti a terapia con statine, sono stati randomizzati a ricevere Evolocumab a una di 3 diverse dosi ogni 2 settimane o una di 3 diverse dosi ogni 4 settimane rispetto al placebo.
Lp(a) e altri parametri lipidici sono stati misurati al basale e alla 12.ma settimana.
Rispetto al placebo, Evolocumab 70 mg, 105 mg e 140 mg ogni 2 settimane hanno ridotto Lp(a) a 12 settimane, rispettivamente, del 18%, 32% e 32% ( P minore di 0.001 per ciascuna dose versus placebo ).
Allo stesso modo, Evolocumab 280 mg, 350 mg e 420 mg ogni 4 settimane hanno ridotto Lp(a), rispettivamente, del 18%, 23% e 23% ( P minore di 0.001 per ciascuna dose versus placebo ).
La riduzione di Lp(a) è risultata correlata con la riduzione del colesterolo LDL ( ρ=0.33, P minore di 0.001 ).
L'effetto di Evolocumab su Lp(a) è stato costante indipendentemente da età, sesso, etnia, storia di diabete mellito e regime terapeutico con statine.
I pazienti con elevati livelli di Lp(a) al basale hanno avuto maggiori riduzioni assolute, ma riduzioni percentuali relativamente più piccole di Lp(a) con Evolocumab rispetto a quelli con valori minori di Lp(a) al basale.
in conclusione, Evolocumab riduce significativamente Lp(a), fino al 32%, tra i soggetti con ipercolesterolemia sottoposti a terapia con statine, offrendo un ulteriore vantaggio oltre alla riduzione del colesterolo LDL riguardo al profilo lipidico aterogenico del paziente. ( Xagena2013 )
Desai NR et al, Circulation 2013; 128: 962-969
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