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Ipercolesterolemia: il trattamento con Rosuvastatina migliora la funzione endoteliale e aumenta il numero delle cellule progenitrici endoteliali


Le cellule progenitrici endoteliali mantengono l’integrità dell’endotelio sostituendo le cellule endoteliali danneggiate.
La riduzione dei livelli di colesterolo promuove la mobilizzazione delle cellule progenitrici endoteliali oppure migliora la funzione endoteliale.
Non è noto se il miglioramento della funzione endoteliale con le statine sia associato ad un parallelo incremento della disponibilità delle cellule progenitrici endoteliali.

Ricercatori dell’Università di Perugia hanno cercato di dare una risposta a questo quesito mediante uno studio che ha coinvolto 48 pazienti affetti da ipercolesterolemia, di cui 30 assegnati al trattamento con Rosuvastatina ( Crestor ) 10 mg/die per 4 settimane, mentre 16 hanno rappresentato il gruppo controllo.

Al basale è stata riscontrata una correlazione tra cellule progenitrici endoteliali e vasodilazione flusso-mediata ( r=0.31; p=0.029 ).

Alla fine delle 4 settimane di trattamento con Rosuvastatina è stata osservata una riduzione del colesterolo LDL del 37% ( p
Le cellule progenitrici endoteliali e la vasodilatazione flusso-mediata sono risultate non-modificate al termine dello studio nei pazienti che non avevano assunto la statina.

Tra le cellule progenitrici e le variazioni della vasodilatazione flusso-mediata è emersa una correlazione ( r=0.52; p
In conclusione, la terapia di breve periodo con Rosuvastatina contribuisce nei pazienti con ipercolesterolemia a migliorare la funzione endoteliale riducendo il colesterolo e aumentando il numero di cellule progenitrici endoteliali circolanti; quest’ultimo effetto appare essere parzialmente indipendente dalla riduzione del colesterolo plasmatico. ( Xagena2008 )

Pirro M et al, J Cardiovasc Pharmacol Ther 2009; Epub ahead of point


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