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Iperlipidemia primaria: Rosuvastatina oltre alla sua attività ipolipemizzante presenta un favorevole effetto antinfiammatorio


Ricercatori dell'Ioannina University in Grecia hanno esaminato gli effetti di Rosuvastatina ( Crestor ) su diverse variabili metaboliche non lipidiche, oltre al profilo di tollerabilità e sicurezza del farmaco, nei pazienti trattati per iperlipidemia primaria.

Pazienti con iperlipidemia primaria sono stati assegnati al dosaggio iniziale di 10 mg di Rosuvastatina.

Le variabili metaboliche sono state misurate al basale e dopo 8 e 20 settimane.

Il trattamento con Rosuvastatina ha prodotto riduzioni significative nei livelli di colesterolo totale, colesterolo LDL, apolipoproteina B, colesterolo non HDL e dei trigliceridi, mentre non si sono avute significative variazioni dei livelli di colesterolo HDL, apolipoproteina A-I, lipoproteina ( a ) rispetto al basale.

I valori target di colesterolo LDL sono stati raggiunti dal 71% dei pazienti trattati con Rosuvastatina.

Durante il periodo di trattamento, nei pazienti, non è stata osservata alcuna significativa variazione nei parametri della funzione renale (creatinina plasmatici, clearance della creatinina), resistenza all'insulina e nelle concentrazioni plasmatiche di acido urico, omocisteina totale, vitamina B12 ed acido folico.

Il trattamento con Rosuvastatina ha anche abbassato in modo significativo i livelli di proteina C reattiva ad alta sensibilità (p < 0.0001).

I dati dello studio hanno dimostrato che Rosuvastatina 10mg/die risulta essere una terapia efficace, sicura e ben tollerata nei pazienti con iperlipidemia primaria, e presenta un favorevole effetto antinfiammatorio oltre a non creare alterazioni a livello della funzione renale.( Xagena2005 )

Milionis HJ et al, Angiology 2005; 56: 585-592


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